Il vivace dibattito legato all’importanza delle ultime scoperte e innovazioni nell’ambito dell’energia rinnovabile, è sempre attivo e ricco di nuovi spunti ogni giorno diversi.
In particolare, negli ultimi mesi hanno destato una particolare attenzione di sviluppi nel settore dell’agrivoltaico. Nei fatti si tratta di un approccio che va a integrare le tecnologie di sfruttamento dell’energia solare, con le specificità legate al settore primario. Questa particolare applicazione della tecnologia fotovoltaica quindi, riguarda soprattutto attività come l’agricoltura e l’allevamento. Il tutto nell’ottica di sviluppare soluzioni sostenibili ed efficienti nel medio-lungo termine, nonché buone pratiche legate al rispetto per l’ambiente.
Proprio nelle ultime settimane, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha pubblicato un bando con l’obiettivo di finanziare iniziative di questo tipo. Parliamo di risorse per un importo superiore ad 1 mld di euro, fondamentali per coprire fino al 40% a fondo perduto gli interventi di realizzazione di questi progetti. Alle risorse citate, si aggiunge poi una quota incentivante sul quantitativo di energia immessa nella rete nazionale. Assieme all’impianto del decreto, sono poi state approvate le modalità attuative e i tempi di riconoscimento degli incentivi.
Agrivoltaico: un tema su cui riflettere
L’interesse dell’amministrazione pubblica verso l’applicazione del solare-fotovoltaico al settore agricolo, sottolinea un dato importante. La questione energetica ha finalmente acquisito un’importanza via via crescente, e non solo dal punto di vista formale. Quello delle fonti energetiche, è infatti un problema la cui gestione non è più possibile demandare ad altri. Il rischio è di sospendere la definizione e messa in opera di soluzioni “ad infinitum”.
È venuto il momento, soprattutto nel settore primario, di portare avanti una profonda revisione sia per quanto riguarda le metodiche di lavoro, sia per ciò che concerne l’utilizzo delle fonti di energia.
Le ricerche e i progetti riguardante il settore agrivoltaico che si stanno realizzando in tutto il mondo, dimostrano con i fatti questa tendenza. Una svolta importante riguardo le modalità in cui andiamo a soddisfare la nostra dieta energetica. Un cambiamento che riguarda non solo il processo di de-carbonizzazione dei processi lavorativi, ma soprattutto che mira a rendere sostenibile un tipo di attività economica di per sé stressante per l’ambiente (data la richiesta continua di suolo e risorse naturali).
Nell’ottica di portare ad una riduzione delle emissioni, inoltre, molti sono gli studi che si concentrano sull’ottimizzazione dei sistemi di produzione energetica. Molti di questi, puntano a rendere lo stesso iter costruttivo più sostenibile. Ne sono esempi virtuosi, tanto lo sviluppo continuo del fotovoltaico in perovskite, quanto le tecnologie che puntano sul riciclo del silicio costituente i pannelli a fine vita.
Insomma, anche per quanto riguarda una tecnologia rinnovabile e sostenibile per definizione, è d’obbligo continuare a lavorare e a sviluppare alternative sempre più efficienti e meno impattanti. Una serie di Interventi sempre più strutturali, che vadano ad eliminare tutti quegli ostacoli sul cammino della piena sostenibilità dei sistemi di produzione di energia rinnovabile. Un esempio su tutti, l’effetto dell’attività mineraria, necessaria ad ottenere i materiali per la produzione dei componenti fondamentali di queste tecnologie.
R&D per l’agrivoltaico: una delle chiavi per la stabilità del mercato
La necessità di puntare su materiali e processi innovativi, non è utile solamente allo sviluppo e miglioramento delle tecnologie energetiche, ma anche a far si che queste assumano un ruolo importante nel mercato.
Possibili ripercussioni positive in questo senso, possono venire anche da leve economico finanziarie, come ad esempio una stabilizzazione delle valutazioni economiche delle materie prime. Un fattore importante che determina minori e meno repentini cali di domanda e offerta. La generale stabilità del mercato dei materiali, risulta strategica per un settore come quello dell’energia solare, molto sensibile al calo dell’offerta dei cosiddetti raw materials (soprattutto terre rare). Un elemento determinante nell’innesco di periodiche e pericolose crisi di settore.
La stabilizzazione della domanda, inoltre permette al mercato dei sistemi fotovoltaici industriali, di espandere la sua nicchia economica, diventando sempre più un riferimento per il settore agricolo, oggi più che mai alla ricerca di sistemi energetici efficienti per le proprie necessità.
il settore dei sistemi di accumulo può rappresentare oggi e per il futuro prossimo, una importante fetta del piano di innovazione per il settore. Siamo tutti consapevoli dell’insaziabile fame di terre rare da parte del mercato dell’alta tecnologia. Ecco perchè le soluzioni allo studio mirano proprio a sostituire questi materiali con elementi più comuni ed abbondanti. Le soluzioni al vaglio sono le più diverse (dallo zolfo al sodio), ma ne parleremo anche in futuro in un approfondimento dedicato. Per ora vi basti sapere il settore sta vivendo un periodo “frizzante” dal punto di vista della ricerca e innovazione.
Il futuro dell’agrivoltaico
Insomma, la questione derivante dallo sviluppo di tecnologie innovative per il settore fotovoltaico rappresenterà un banco di prova decisivo anche per la sotto-branca dell’agrivoltaico. Sarà però una sfida da cogliere non solo per le imprese e le loro divisioni R&S, ma soprattutto per le istituzioni statali e sovra-nazionali. Queste avranno un compito cruciale. Guidare il processo di innovazione secondo una logica fruttifera per tutti, non solo per il settore agrivoltaico.
Tonello Energie si identifica fortemente in quest’ottica di continua evoluzione continua. Una visione che ci spinge ogni giorno a migliorare la nostra proposta aziendale, sempre alla ricerca di nuovi modi per raggiungere il nostro obiettivo: fornire #energiaallaportataditutti.