BIOMETANO DA FORSU: TUTTI I PERCHE’ DI UNA SCELTA VANTAGGIOSA

La FORSU rappresenta senza alcun dubbio, una delle più importanti risorse, che in questo momento rendono la produzione di biometano strategica per la transizione energetica.

Una scelta coraggiosa certo, in quanto stiamo parlando di una risorsa la cui reputazione è messa in discussione da più parti. Ecco perché il nostro obiettivo non è quello di sottolineare l’importanza di puntare su questa risorsa di transizione, per iniziare il proprio percorso verso la decarbonizzazione. 

Se state leggendo questo contenuto, siete infatti già interessati al tema. Il nostro obiettivo è bensì quello di approfondire i perché di una scelta rivoluzionaria, coerente e soprattutto portatrice di risultati tangibili. Pensiamo sia la modalità più corretta per rendervi più convinti, ma anche più consapevoli. 

La vostra comprensione infatti, è importante per poter creare cultura. Il volano fondamentale, per realizzare pienamente lo scopo che tutti noi, dalle imprese, alle istituzioni, passando per i cittadini, dobbiamo perseguire.

EFFICIENZA ENERGETICA

Il primo aspetto che rimarca l’importanza della scelta del biometano da FORSU, è l’aumento dell’efficienza energetica del sistema che lo utilizza.

Parliamo ad esempio di una azienda del settore alimentare, attrezzata con un sistema di bio-digestione che alimenta i suoi bisogni energetici. Possiamo immaginare il ciclo più o meno così:

  • Processi come la selezione, il lavaggio, il taglio e la cottura dei cibi, generano rifiuti organici. Tali sottoprodotti non sono sprecati, ma si utilizzano per comporre la “ricetta” più idonea allo sviluppo della digestione anaerobica
  • Il risultato di questo passaggio è la generazione del biogas, che passando all’interno del sistema di upgrading (se presente), viene depurato di composti come l’anidride carbonica e l’acido solfidrico (il pericoloso già citato H2S). 
  • Il biometano da FORSU prodotto, contribuisce in maniera decisiva a soddisfare i bisogni elettrici (ma anche termici) dell’azienda. Questo servirà infatti ad alimentare attrezzature, macchine e sistemi di climatizzazione (sia riscaldamento che raffrescamento).

CONTROLLO DELLE EMISSIONI

Un impianto per la generazione di biometano da FORSU, ha per definizione un impatto neutro per quanto riguarda le emissioni inquinanti. Se parliamo infatti di anidride carbonica (CO2), il quantitativo che si genera durante il processo di digestione anaerobica della FORSU, corrisponde nei numeri, a quello che produrrebbe il semplice compostaggio. ma sono le modalità di gestione di questo residuo a fare la differenza. 

Durante il processo infatti, il gas serra per eccellenza viene separato meccanicamente o chimicamente (durante il già citato processo di upgrading). Successivamente (se possibile), una volta stoccato, servirà ai più diversi utilizzi (lavorazioni industriali, nel settore alimentare…). La principale differenza con il compostaggio, riguarda il fatto che con questo assisteremo ad un continuo rilascio di emissioni in atmosfera. 

L’anidride carbonica prodotta, ma anche del metano (CH4) e i vapori di acido solfidrico si libererebbero quindi senza controllo. Capite bene come il contributo in termini ecologici degli impianti per la generazione di biogas, sia reale e fattuale.

GESTIONE PIÙ EFFICIENTE DEI RIFIUTI

L’utilizzo della digestione anaerobica, concorre ad una fattiva diminuzione dei rifiuti conferiti in discarica. Contando che il volume dei residui stoccati in discarica nel 2022 in Italia, si è aggirato intorno ai 9.000.000 di tonnellate (dati Sole 24 Ore), pensate che circa il 50-60% di questo è stato ridotto grazie al ricorso alla digestione anaerobica (dati CRPA). 

Questo ha permesso non solo di gestire questioni di tipo logistico (trovare o ampliare gli spazi per stoccare i residui), ma anche di diminuire l’impatto di problematiche come l’eccessivo consumo di suolo, e la possibile infiltrazione di percolati pericolosi, in falde superficiali e profonde.

BIOMETANO DA FORSU: LA RIVOLUZIONE CONTINUA

Nel 2025 Il biometano da FORSU si conferma una risorsa fondamentale, per poter proseguire nel percorso di decarbonizzazione delle attività economiche e produttive. Una soluzione che va perfezionata nel tempo, grazie ad un lavoro virtuoso di sensibilizzazione sul tema. Una consapevolezza che non può che portare ad una crescita degli investimenti.

Se guardiamo ai dati però, ci rendiamo conto che i numeri sono in diminuzione, e non dipende solamente da dinamiche transitorie.

Uno degli obiettivi di medio-lungo periodo più importanti, deve mirare alla creazione di filiere sempre più integrate. Un obbligo improrogabile, se parliamo di costruttori di sistemi per la generazione di energia rinnovabile, produttori diretti e tutto il comparto del cosiddetto “hard to abate” (es. produzione del cemento, comparto chimico, cartario, siderurgico…). 

È necessario mettere a punto una azione strategica concentrata su settori fondamentali per l’industria, ma che ad oggi rappresentano un problema dal punto di vista ambientale. La refrattarietà a sviluppare soluzioni ecologiche per “svecchiare” questo tipo di lavorazioni, rappresenta uno dei fattori di rallentamento del processo di transizione ecologica; un cambiamento che non può più aspettare.

UN SENTIERO TRACCIATO

Ammettendo che alcuni passi in avanti sono stati fatti (fra questi i più incoraggianti si registrano nello sviluppo di tecnologie per la produzione di cemento “verde”), gli sforzi che stiamo facendo per ottenere i risultati necessari, sono ancora insufficienti. L’utilizzo di metodiche innovative per recuperare l’energia termica, diminuire il consumo d’acqua, riutilizzare gli scarti di produzione ecc, rappresenta la volontà di progettare il futuro dell’hard to abate. 

Una volontà da integrare nel tempo. Il biometano da FORSU in questo processo, rappresenta una via di sviluppo strategica. Una soluzione in grado di diminuire l’impatto ambientale di lavorazioni fortemente energivore, ma che ha bisogno del supporto di tutti.

Ecco come si costruisce un futuro rinnovabile, con la possibilità di generare #energiaallaportataditutti