Il dibattito sul rispetto dell’ambiente è oggi molto legato alle emissioni di CO2 e dei cosiddetti “gas climalteranti“. All’interno del dibattito pubblico tuttavia, si tralascia decisamente troppo spesso un aspetto che non è secondario. Un elemento dagli effetti potenzialmente più determinanti nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi climatici (come ad esempio quelli stabiliti dagli accordi di Parigi). Una serie di azioni dal valore strategico, atte a contrastare non solo il pericolo rappresentato dai gas serra, ma anche a porre sotto i riflettori una questione altrettanto importante. Un tema che si lega a doppio filo, con le già citate buone pratiche del riciclo e riuso.
In questo approfondimento ci occuperemo di ECONOMIA CIRCOLARE.
UN CIRCOLO VIRTUOSO
Quante volte abbiamo sentito parlare dell’approccio denominato “Economia circolare” in questi anni? parliamo di una serie di azioni e comportamenti che permettono di generare valore, sia dal punto di vista ecologico che economico. Dell’utilità di questi accorgimenti, abbiamo evidenza diffusa e continuata nel tempo anche nel nostro paese. Pensiamo solamente alla raccolta differenziata (pratica non scontata in diverse zone del mondo). Questa rappresenta l’applicazione di economia circolare più diffusa. Permette infatti di ricavare materiali “grezzi” per la produzione di beni di consumo, direttamente dai rifiuti conferiti nei centri di raccolta.
L’Italia, dopo aver ratificato gli obiettivi previsti dal piani di intervento sovranazionali ( EU 2030 e il più recente RePowerEU), si è attivata realmente.E’ infatti in prima fila nella programmazione dei passi necessari alla piena attuazione della transizione energetica. A dimostrarlo ci vengono in aiuto vari indicatori. Uno in particolare, riguarda la percentuale raggiunta dalla copertura territoriale della già citata raccolta differenziata. L’Italia infatti risulta fra i primi 5 paesi in Europa, per produzione di beni di consumo grazie a risorse riciclate. Un dato che ci fa capire quanto il nostro paese possa essere virtuoso da tanti punti di vista.
Ma ci siamo mai chiesti davvero quanto possiamo essere noi in prima persona, a contare in queste statistiche? Si sa (e si dice spesso) che i numeri e i dati sono solo fredde valutazioni. Che misurano solamente risultati in modo asettico. Noi crediamo sia importante approfondire anche un altro punto di vista, quello dei comportamenti.
ECONOMIA CIRCOLARE: VERSO UN PROCESSO EFFICIENTE
Partiamo da un vecchio assunto, che viene dai sussidiari sui quali molte generazioni di alunni italiani hanno studiato. “ll nostro paese è povero di risorse naturali….“. E’ questo uno dei motivi che ci ha spinto ad approfondire il ruolo strategico degli approcci Eco Design e Green Building, nel raggiungimento della sostenibilità energetica nazionale. La frase infatti si concludeva con una ulteriore precisazione “… tuttavia è ricco di energie“. Questa non è una considerazione di poco conto, ed è proprio per sfruttare appieno il potenziale generabile dalle energie rinnovabili, che è necessario pensare alla creazione di una filiera economica efficiente. Un sistema quindi, che si basi su metodi sostenibili.
Le imprese già attive nel settore energetico rinnovabile da molti anni, stanno lavorando intensamente perché questo sviluppo prosegua, ma non possono essere le sole a impegnarsi. Ecco perché il concetto di economia circolare deve rappresentare un approccio con caratteristiche di “stella polare”. un riferimento per tutto il sistema economico, specie quella parte rappresentata dalle imprese energivore e dall’alto impatto ambientale e dal punto di vista delle risorse impiegate.
VERSO L’ENERGIA CIRCOLARE: IL NOSTRO OBIETTIVO
Utilizzare fonti green per produrre beni di consumo ed energia non è però sufficiente. Bisogna sapere che tutti gli apparati di produzione richiedono componentistica specifica. Tecnologia che, quando giunta a fine vita va gestita correttamente. Se il nostro scopo è continuare il percorso di attuazione dell’economia circolare, è nostro compito essere attivi in prima persona nella gestione di tali rifiuti.
Il nostro mondo da questo punto di vista, si deve confrontare con le problematiche determinate dalla gestione dei cosiddetti R.A.E.E (Rifiuti provenienti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Di questi abbiamo solo accennato nel precedente approfondimento, ma ora cerchiamo di aggiungere ulteriori elementi riguardo la loro natura e sulle modalità di smaltimento
Tonello Energie come azienda attiva nel settore delle energie rinnovabili, rispetta tutte le normative in materia di gestione e smaltimento R.A.E.E. Per ottemperare agli oneri di gestione dei rifiuti derivanti dagli impianti che realizza, si affida alle regole dettate dal G.S.E. (gestore servizi energetici). Queste rappresentano dei paletti che determinano precisamente i comportamenti da attuare, per una corretta gestione dei rifiuti di settore. A esempio, vanno a determinare che è il produttore dell’impianto, a doversi occupare della corretta gestione e dello smaltimento dei rifiuti (moduli esausti , inverter guasti…) Vige poi l’obbligo di certificare il processo di corretto smaltimento allo stesso G.S.E, dichiarando l’avvenuta consegna, la tipologia del rifiuto conferito, e confermando il corretto trattamento del materiale conferito in discarica.
Tonello Energie, consapevole dell’importanza di queste procedure e prescrizioni, sta lavorando giorno dopo giorno per promuovere e diffondere le buone pratiche di economia circolare. Lo fa promuovendo innanzitutto il suo core business, ma anche grazie alla cultura che diffonde, tramite la progettazione e costruzione dei suoi impianti. Solo così riteniamo di poter fare al meglio la nostra parte in questo importante sforzo collettivo, contribuendo ogni giorno a generare #energiaallaportataditutti.