Avete mai sentito parlare di “Motore Wave“
La corsa verso la generazione di energia pulita è sempre più competitiva, e la ricerca di nuove soluzioni sempre più sostenibili ci porta oggi a parlare di energia marina.
ENERGIA MARINA: UN FLUSSO DI NOVITA’
Abbiamo più volte affrontato il discorso relativo alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, e abbiamo anche già trattato alcuni sistemi che si occupano di generare energia da diverse fonti.
Nell’approfondimento di oggi, vedremo alcuni sviluppi per quanto riguarda i sistemi di sfruttamento del moto ondoso. Oggi i sistemi di generazione di energia da moto ondoso si basano su una tecnologia chiamata
WEC (Wave Energy Converter). In sostanza si tratta di un meccanismo che recupera la forza dell’onda in 3 diversi modi:
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Wave Activated Body: si sfruttano turbine o generatori elettrici per trasformare l’energia meccanica impressa dall’onda in energia elettrica
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Overtopping: Si sfrutta l’energia generata dall’acqua che sfiorando una barriera frangiflutti, viene convogliata all’interno di una vasca e fatta passare attraverso una turbina idraulica
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Oscillating water Column: sfrutta il variare di una colonna d’acqua all’interno di una apposita camera collegata al mare. Questa a sua volta riesce a comprimere a livelli differenti l’aria all’interno della stessa colonna. Ciò permette di azionare un turbogeneratore che produce energia elettrica.
Ma l’impresa non richiede solo lo sviluppo di nuove tecnologie in quanto tali, ma anche di upgrading in grado di abbattere i costi. Infatti il futuro si dovrà giocoforza concentrare su una razionalizzazione delle risorse,
l’unica maniera per essere davvero sostenibili. La possibilità di controllare in remoto i sistemi, e le opportunità di sviluppo date dai nuovi materiali costruttivi, permettono di risparmiare sia in termini economici ma
soprattutto di risorse utilizzate. Non è infatti possibile pensare allo sviluppo di una ennesima tecnologia definita “rinnovabile, senza un vero approccio ecologico e improntato al risparmio di risorse naturali.
TIDAL STREAM: SFRUTTARE L’ENERGIA MARINA SENZA SPRECHI
Negli ultimi anni registriamo un importante avanzamento dal punto di vista tecnologico. Grazie allo sviluppo di capacità di sfruttare le cosiddette “correnti a flusso orizzontale“, dei particolari flussi che si muovono in
maniera perpendicolare rispetto alle maree, è possibile creare dei dispositivi più performanti rispetto alle centrali di prima generazione. Queste cosiddette turbine tripala ad asse orizzontale recuperano l’energia del
flusso orizzontale creando quantitativi più importanti di energia primaria sfruttabile per la generazione di elettricità.
Questo sviluppo promette di aprire una nuova era nel campo dello sfruttamento dell’energia marina, soprattutto perchè questa tecnologia sembra non costituire un aggravio dal punto di vista dei costi di progetto.
PROSPETTIVE PER IL FUTURO: UNA MAREA MONTANTE
Partendo dal presupposto che questa tecnologia ha enormi margini di miglioramento, possiamo identificare essenzialmente due ambiti di sviluppo principali verso cui questa sta tendendo:
centrali sulla costa o vicino alla linea di costa: caratterizzate da volumi d’acqua e correnti generalmente minori, rispetto a quelle presenti a largo. la loro manutenzione è decisamente più semplice ed economica. Non richiedono poi sistemi di ancoraggio complessi e dal costo elevato.
Centrali offshore: si caratterizzano per un potenziale energetico più importante rispetto alle centrali sotto costa, soprattutto perchè la massa d’acqua che determina le correnti è immensamente superiore.
Nel 2025 l’obbiettivo è di sfruttare a pieno non solo il potenziale determinato dalla forza dell’onda, ma anche le sue caratteristiche dal punto di vista termico e chimico.
- Nel primo caso, si sfrutta la differenza di temperatura tra le acque superficiali e quelle più profonde, per alimentare un motore termico che genera elettricità. più alto sarà il differenziale di temperatura, più importante
sarà il quantitativo di energia generato. Questa tecnologia definita OTEC (Ocean Thermal Energy Conversion) è capace di generare energia con efficienza da 10 a 100 volte superiore rispetto ai classici sistemi di
sfruttamento del moto ondoso.
- Nella seconda fattispecie si sfrutta la tecnica dell’osmosi, grazie all’utilizzo di due membrane permeoselettive in grado di separare l’acqua dolce da quella marina. Il prodotto di scarto risulta quindi un’acqua salmastra.
Entrambe le tecnologie al momento trovano applicazioni minimali, a causa del costo elevato per la loro implementazione. Tuttavia la ricerca sta avanzando, e l’obbiettivo delle grandi potenze energetiche europee
(Francia e Germania in testa), è quello di lavorare convintamente sulla tecnologia osmotica, ritenuta più matura e dai margini più ampi dal punto di vista economico.
Nel futuro ci aspetta quindi un mare di energia? Cercheremo di capirlo, curiosi di scoprire quale tecnologia riuscirà a rimanere sulla cresta dell’onda!