FONTI ENERGETICHE: UNA QUESTIONE PARADOSSALE

Fonti energetiche

Lo scopo dell’approfondimento di oggi è quello di stimolare una riflessione sulle fonti energetiche, rinnovabili e non. In quanto parte di un ecosistema digitale contraddistinto dalla corsa al contenuto, sappiamo bene

quanto il tema rischi di essere trattato in maniera banale o superficiale. Vogliamo quindi fermarci a ragionare, dando uno sguardo ai paradossi del mercato dell’energia. Un punto di vista poco approfondito, che si

inserisce perfettamente nel dibattito offerto dalla situazione economica attuale. Un momento dove i prezzi dell’energia fluttuano e tendono al ribasso, una diminuzione che però non si riflette in bolletta.

Le fonti rinnovabili sono per loro natura, teoricamente inesauribili. Ciononostante l’attualità ci mostra come stiamo vivendo un momento delicato, con una sperequazione evidente fra offerta all’ingrosso e al dettaglio.

Verrebbe da pensare che Enrico Fermi non avesse tutti i torti, pur avendo posto la questione in termini astronomici. Si chiedeva infatti “Se l’universo è pieno di pianeti teoricamente abitabili, allora dove sono tutti quanti

gli esseri viventi che li abitano?”. Allo stesso modo noi possiamo chiederci “Se l’energia potenzialmente generabile con le fonti rinnovabili è infinita, come mai i prezzi di mercato salgono?”. La risposta è

abbastanza articolata e la indagheremo nei prossimi paragrafi:

 

PRIMO PARADOSSO: L’ORIGINE DELLE FONTI ENERGETICHE

Partiamo da un assunto paradossale, uno dei tanti in questo che sembra un gioco di scatole cinesi. l’energia rinnovabile potenzialmente a disposizione è infinita”. Tuttavia abbiamo un problema in termini di

capacità dei sistemi di generazione. Arrivare al collo di bottiglia è facile in un contesto in cui la costruzione di nuovi apparati è condizionata dalle risorse a disposizione. ecco che in un ambiente dove le capacità

produttive sono ad alto tasso di tecnologia, ma le materie prime necessarie alla produzione sono scarse, i costi si alzano inevitabilmente. Questa tendenza ha frenato il settore, nonostante la domanda di nuovi

impianti, sia rimasta quasi invariata nel corso del tempo. Una situazione che si porta dietro una serie di problemi di non poco conto, e che è direttamente legata ai due prossimi capoversi che tratteremo

 

SECONDO PARADOSSO: CALANO I CONSUMI FOSSILI MA AUMENTANO LE IMPORTAZIONI

Sembra assurdo scrivere queste righe nel 2024, ma ancora oggi osserviamo un aumento delle importazioni di energia generata grazie all’utilizzo di fonti fossili, nonostante lo sviluppo delle rinnovabili e un generale

calo dei consumi, grazie all’adozione di buone pratiche di risparmio energetico. Le energie rinnovabili sono sempre più diffuse a livello di impianti di nuova costruzione ma anche di revamping di strutture già esistenti

che vengono ammodernate o convertite. L’obbiettivo per questo 2025 dovrebbe essere quello di continuare su questa strada, cercando in aggiunta, di abbattere ancora di più la quota di energia da fonti fossili che

importiamo. Per far questo, è importante contare ancora di più su uno sviluppo del mercato interno dei sistemi di accumulo. Solo così infatti sfrutteremo a pieno il potenziale generato da tutti gli impianti presenti.

Lo sfruttamento di questo immenso potenziale energetico, sarà un volano importantissimo per la diminuzione delle importazioni.

 

TERZO PARADOSSO: LA PAURA DI RIMANERE A SECCO

Nonostante sia ampiamente dimostrato come il mix energetico creato dalle energie rinnovabili, sia ampiamente sufficiente per coprire i bisogni della popolazione, ancora oggi ci sono resistenze verso gli investimenti

nel settore. L’atavica paura di “rimanere a secco” spinge ancora oggi a esborsi massicci per l’approvvigionamento di fonti non rinnovabili (soprattutto idrocarburi). Il tutto nella convinzione che il passaggio sia

irrealizzabile e serva sempre quella “spinta” in più. Un paracadute che però non fa che posticipare il momento in cui “tutti i nodi verranno al pettine”

Le fonti fossili rappresentano ancora oggi in piena transizione energetica, il metro di paragone più utilizzato quando si ragiona su questi temi. Ancora oggi si pone troppo spesso l’accento sulle incertezze legate legate

alla tecnologia. In breve, siamo di fronte ad un atteggiamento di diffusa resistenza ad un cambiamento che tuttavia è inevitabile.

 

IL FUTURO DELLE FONTI ENERGETICHE: FRA STORICHE CRITICITA’ E NUOVE OPPORTUNITA’

Questo quadro ci fa comprendere quanto si possa fare per migliorare il rapporto esistente fra opinione pubblica e tutti gli attori coinvolti nel mondo dei sistemi di generazione di energie rinnovabili

Come impresa attiva nel settore, siamo consapevoli del contributo che possiamo dare al dibattito sulle fonti energetiche. L’apporto decisivo di tecnologie come il fotovoltaico, il biogas e il

biometano sta diventando sempre più strategico soprattutto alla luce del principio di diversificazione delle fonti energetiche. Il futuro è quindi aperto a mille opportunità. La nostra abilità, deve essere quella di

trasformare questioni paradossali in percorsi logici lineari. solo così potremo affrontare efficacemente quelle che sono le solite vecchie sfide del nostro settore.

Riduzione dei regimi incentivanti, difficoltà logistiche nelle catene di approvvigionamento e lungaggini normative, non possono più essere alibi per alimentare l’inerzia ad agire in maniera coordinata.

Possiamo fare la differenza insieme anche in questo 2025, lavorando ancora più intensamente verso l’obbiettivo #energiaallaportataditutti.

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