IMPIANTI BIOGAS IN ITALIA: LA SITUAZIONE ATTUALE
La tecnologia di transizione per definizione, una fonte di energia fra le più promettenti, che in Italia può e deve trovare terreno fertile.
Lo sviluppo degli impianti biogas in Italia ha avuto un’accelerazione significativa, soprattutto se guardiamo all’ultimo ventennio. Questo soprattutto grazie all’introduzione di leve economiche, e di sostegno alle imprese che scelgono di produrre e auto-produrre energia elettrica da fonti rinnovabili. Nei primi anni del millennio in Italia, la tecnologia dominante in questo senso, era già la digestione anaerobica basata su sotto-prodotti agricoli fra i quali diversi tipi di biomasse, reflui zootecnici, ma anche rifiuti agroindustriali (principalmente FORSU). Questi alimentavano impianti prevalentemente destinati alla cogenerazione (CHP).
L’Italia si è distinta nel tempo per un modello agricolo decentralizzato, con impianti di piccola e media taglia integrati all’interno nelle aziende agricole. Questa “proliferazione” ha favorito la valorizzazione energetica di rifiuti agricoli e industriali, contribuendo al processo che porta alla neutralità delle emissioni.
Con l’adozione della Direttiva RED I (2009/28/CE), l’attenzione si è progressivamente spostata dalla produzione elettrica alla purificazione del biogas. Un processo che mira a generare biometano come prodotto finale; parliamo quindi di un vettore energetico rinnovabile, che oltretutto possiede l’indubbio vantaggio della compatibilità con la rete del gas naturale già presente.
Nel 2018, il DM 2 marzo 2018 ha rappresentato poi un punto di svolta, introducendo un sistema di incentivi per la produzione di biometano destinato ai trasporti. Questo decreto ha favorito la nascita dei primi impianti di upgrading, basati su diverse tecnologie. Fra queste annoveriamo la Pressure Swing Adsorption (PSA), la Membrane Separation, il Water Scrubbing e il Chemical Scrubbing. Di queste ci siamo già occupati in un passato approfondimento che trovate QUI.
IL RUOLO DEL PNRR NELLO SVILUPPO DEGLI IMPIANTI BIOGAS IN ITALIA
Con l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo sviluppo di impianti per la produzione di biometano, è stato individuato come una delle priorità strategiche per la transizione ecologica. Il PNRR infatti, destina risorse per il potenziamento della filiera nell’ordine di 1,7 miliardi di euro. L’obiettivo dichiarato, è quello di potenziare gli impianti biogas in Italia già esistenti, portandoli a generare anche biometano. Si punta quindi a realizzare nuovi impianti ad alta efficienza, con lo sguardo rivolto verso il settore agricolo, ma non solo.
Il target nazionale fissato per il 2030 è ambizioso: si tratta di raggiungere una produzione annua di 6 miliardi di Smc di biometano. Tale quota corrisponde a circa il 10% del consumo nazionale di gas naturale, ed il suo raggiungimento si inserisce nel più ampio quadro del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima). Questo documento prevede come macro-obiettivo una progressiva sostituzione del gas fossile con combustibili di natura rinnovabile.
Le linee guida del PNRR in materia promuovono il raggiungimento di diversi obiettivi. i più importanti sono:
- Efficienza energetica degli impianti: si dovrà raggiungere promuovendo lo sviluppo e aggiornamento delle tecniche di recupero termico e ottimizzazione dei cicli di upgrading;
- Sostenibilità ambientale dei processi di generazione: utilizzando prevalentemente reflui zootecnici, sottoprodotti agricoli e FORSU per la generazione di biogas e biometano di qualità;
- Integrazione territoriale, cercando di distribuire gli impianti sul territorio, favorendo quindi l’integrazione e la sinergia con le filiere agricole locali.
Dal punto di vista delle dimensioni e della gestione, assistiamo poi a una crescente diffusione di impianti biogas in Italia modulari e scalabili, capaci di adattarsi alle diverse disponibilità in termini di biomassa, e alle esigenze delle aziende agricole. L’adozione di sistemi di monitoraggio in tempo reale e controllo automatizzato inoltre, consente di migliorare sia l’efficienza operativa, sia la tracciabilità della produzione.
Il 2024 ha segnato un anno cruciale per il settore in questo senso, con l’introduzione di due provvedimenti normativi che rappresentano delle vere e proprie milestones per il settore:
Decreto Sostenibilità (agosto 2024)
Questo provvedimento ha recepito la disciplina delle direttive europee in materia di sostenibilità dei biocarburanti, introducendo criteri più stringenti per ottenere la certificazione di sostenibilità del biometano.
I provvedimenti più impattanti riguardano:
- Il divieto di utilizzo di colture dedicate solo alla produzione di biogas e biometano, che provengano da terreni ad alto valore di carbonio (es. torbiere, foreste).
- L’obbligo di tracciabilità delle biomasse utilizzate, grazie all’ausilio di sistemi digitali certificati.
- L’esecuzione di una valutazione del bilancio GHG (gas serra) dell’intero ciclo di vita, con una soglia minima di riduzione del 70% dei gas fossili
Queste misure, si pongono l’obiettivo di garantire il carattere rinnovabile degli impianti biogas in Italia, ma anche la sua sostenibilità dal punto di vista dell’utilizzo delle risorse e del rispetto dell’ambiente. Il rispetto di queste disposizioni contribuisce inoltre a metterci in linea con gli obiettivi europei in materia.
Decreto FER2 (dicembre 2024)
Il nuovo decreto FER2 è un provvedimento legislativo che prevede l’introduzione di un sistema di aste competitive e tariffe incentivanti. Queste misure sono dedicate alla produzione di energia da fonti rinnovabili, incluso il biometano e le più importanti prevedono:
- un sistema di incentivi fino al 40% dei costi ammissibili per nuovi impianti o riconversioni;
- L’autorizzazione prioritaria per impianti che utilizzano biomasse residuali, e che producono digestato di qualità per l’agricoltura;
- Un meccanismo di cumulabilità con altri strumenti di sostegno (ad esempio i Contratti di Filiera e i Fondi per l’Innovazione Agricola).
Il paradigma è evidentemente cambiato, in quanto questo nuovo sistema normativo prevede non più incentivi indiscriminati, ma un sostegno mirato alla realizzazione di impianti efficienti, sostenibili e integrati nel territorio di riferimento.
IL FUTURO DEGLI IMPIANTI BIOGAS IN ITALIA
Ciò che attende la filiera degli impianti biogas in Italia, è un destino che si gioca su tre direttrici fondamentali: innovazione tecnologica, integrazione settoriale ed economia circolare.
Innovazione tecnologica
Le tecnologie a disposizione stanno evolvendo rapidamente, sia dal punto di vista della versatilità che da quello dell’efficienza. Se guardiamo soprattutto ai sistemi di upgrading, notiamo come questi stiano evolvendo rapidamente con l’introduzione di soluzioni caratterizzate da basso consumo energetico e alta selettività. Tra le più promettenti per il futuro, possiamo annoverare:
- Sistemi ibridi membrane + PSA: questa “commistione” combina efficienza energetica e riduzione delle perdite nel processo di filtrazione, consentendo la generazione di biometano più puro;
- Tecnologie di upgrading criogenico: questa tecnologia è in grado di produrre CO₂ allo stato liquido, che può fungere da materiale di partenza per vari processi industriali;
- Micro-impianti containerizzati: la riduzione delle dimensioni degli impianti biogas in Italia, diventa una soluzione ideale da adottare per aziende di piccole dimensioni. Pensando al tessuto produttivo del nostro paese, questa può diventare una soluzione dalle ampie possibilità applicative.
In parallelo poi non possiamo esimerci da una valutazione sul grande tema che coinvolge ognuno di noi nella contemporaneità; l’introduzione e l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale. Questi, infatti, se impiegati per la gestione dei processi biologici e nella manutenzione predittiva, permettono di impattare positivamente in termini di operatività degli impianti.
Integrazione con la rete gas e l’idrogeno
Il biometano rappresenta un vettore strategico per la decarbonizzazione del sistema gas. La sua compatibilità con le infrastrutture energetiche esistenti consente l’immissione diretta in rete, favorendo una crescente flessibilità del sistema energetico, improntata sempre più verso le energie rinnovabili. In prospettiva, inoltre, si prevede una crescente integrazione anche con il cosiddetto idrogeno “verde”. Un processo che può avvenire ricorrendo alle cosiddette tecnologie power-to-gas, che permettono di convertire l’eccesso di energia rinnovabile in metano di sintesi, utilizzando CO₂ biogenica e H₂ da elettrolisi.
Economia circolare e sostenibilità agricola
Gli impianti biogas in Italia, si configurano sempre più come hub multifunzionali. sono infatti in grado di soddisfare diverse esigenze sia di carattere energetico che economico:
- Producono energia rinnovabile, perchè a tutti gli effetti le biomasse sono materie di partenza che non vanno ad esaurirsi;
- Generano digestato utilizzabile come fertilizzante organico. Sia la parte liquida che quella solida del prodotto della digestione anaerobica (opportunamente trattate) possono essere utilizzate in agricoltura. Per lo spargimento vanno tenute presenti le normative in materia, sia per quanto riguarda l’ordinamento nazionale, sia per quanto concerne quello comunitario. I parametri da tenere presenti riguardano il contenuto di composti azotati, fosforo e metalli pesanti. Tali valori devono quindi rispettare limiti specifici;
- Contribuiscono alla gestione sostenibile dei rifiuti agricoli e urbani, sia in termini di volumi conferiti in discarica, sia per quanto riguarda le percentuali di dispersione in ambiente.
BIOMETANO PER TUTTI
In un contesto come quello del nostro paese, e in generale in quello del settore primario in Europa, il biometano diventa un elemento chiave della rivoluzione energetica. Il “ponte” costituito dall’utilizzo di questa fonte rinnovabile, ci rende capaci di coniugare competitività in ambito agricolo e industriale, tutela del territorio e sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
Noi di Tonello Energie crediamo fermamente che esista anche un altro “ponte”. Una via che collega voi che credete fortemente nell’importanza della transizione ecologica, e i professionisti in grado di aiutarvi nella sua realizzazione. proprio per questo ci impegniamo ogni giorno nella costruzione di legami forti, spinti dalla consapevolezza che tutto parte da voi e dalla vostra volontà. È grazie a voi è al vostro impegno verso la sostenibilità ambientale, che ci è possibile da più di 10 anni, generare #energiaallaportataditutti