IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN VENETO: UNA BREVE STORIA

Impianti fotovoltaici Veneto

La storia degli Impianti Fotovoltaici in Veneto

In questo approfondimento faremo un viaggio nel tempo; parleremo infatti della storia degli impianti fotovoltaici in Veneto. Un percorso che ha portato questo territorio a posizionarsi al secondo posto fra le regioni italiane più virtuose, con una potenza installata pari a più di 3700 MW. Solo la Lombardia fa meglio in questa speciale classifica con  quasi 5000 MW installati.

Dalle origini ai primi sviluppi

Le prime evidenze di adozione della tecnologia fotovoltaica in Veneto, si possono far risalire agli anni ’90. E’ in questo periodo che le prime installazioni sperimentali cominciano a diffondersi, sostenute da una serie di incentivi governativi e programmi di ricerca. Inizialmente, queste installazioni erano limitate a progetti pilota e dimostrativi, spesso finanziati da enti pubblici e università. L’obiettivo principale era testare la fattibilità della tecnologia e sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici delle energie rinnovabili.

Anni 2000: prima diffusione e inizio regime incentivante

Nel primo decennio degli anni 2000, il cosiddetto “Conto Energia” ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo del fotovoltaico in Italia e, in particolare, in Veneto. Questo schema di incentivi pubblici ha permesso ai proprietari di impianti fotovoltaici di vendere l’energia prodotta alla rete elettrica a tariffe incentivanti, rendendo l’investimento molto più attraente. Il Conto Energia ha stimolato un’ondata di nuove installazioni, sia su edifici residenziali che su strutture commerciali e industriali. L’introduzione di questa misura nel 2005 ha segnato un punto di svolta.

Le tariffe incentivanti hanno contribuito a rendere il fotovoltaico un’opzione ancora più economicamente attraente, nei confronti sia di investimenti significativi di carattere pubblico che privato. Questo primo decennio “di sviluppo” ha visto anche l’emergere di numerose aziende, specializzate nell’installazione e nella manutenzione di impianti fotovoltaici. Lo sviluppo di questo ecosistema di imprese, ha determinato la creazione di nuovi posti di lavoro, stimolando positivamente anche l’economia locale. Le cosiddette “EPC” sono soprattutto oggi un anello fondamentale della “catena rinnovabile”, in quanto affiancano tutti coloro che intendono dotarsi di un impianto, partendo dalla fase legata alle pratiche amministrative, passando per quella progettuale, fino alla costruzione e assistenza post vendita.

2010-2020: una crescita stabile

Durante questo decennio, il Veneto ha sperimentato una crescita esponenziale per quanto riguarda la costruzione di nuovi impianti fotovoltaici. La regione è diventata la seconda in Italia per numero di installazioni, con un totale di quasi 180.000 impianti e una potenza complessiva di quasi 2.500 MW installati. Un risultato determinato da una combinazione di fattori, tra cui l’adozione di tecnologie sempre più efficienti, lo sviluppo di una coscienza ambientale diffusa tra i cittadini e le imprese, e un sostanziale supporto da parte delle istituzioni.

Anche alcuni eventi chiave hanno contribuito alla stabilizzazione della crescita “rinnovabile” in questo periodo. La più degna di nota è sicuramente lo sviluppo dei moduli ad alta efficienza e i sistemi di accumulo dell’energia. Questi “upgrade” hanno migliorato significativamente le prestazioni generali degli impianti rendendoli più sicuri ed economicamente convenienti. Inoltre, la crescente consapevolezza dei cittadini verso problematiche come i cambiamenti climatici e la pericolosità dei gas serra, ha determinato una crescita degli investimenti di settore.

2020-2025: verso la transizione Energetica

Nel primo quinquennio degli anni ’20 del 2000, il Veneto ha continuato a spingere verso la transizione energetica. Il roadshow del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) tenutosi a Padova nel 2023, ha sottolineato l’importanza del fotovoltaico come motore di crescita regionale. Durante questo evento, esperti del settore hanno discusso delle opportunità e delle sfide da affrontare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità determinati dagli accordi internazionali. Il DL n. 190/2024, inoltre, ha semplificato ulteriormente le procedure autorizzative per l’installazione di impianti fotovoltaici, riducendo la burocrazia e accelerando i tempi di approvazione. Ciò ha reso più facile per privati e aziende investire nel fotovoltaico. Grazie a queste misure il Veneto ha visto un aumento delle installazioni, contribuendo a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a migliorare la qualità dell’aria.

 

L’impatto dello sviluppo fotovoltaico in Veneto

Lo sviluppo di una tecnologia come quella fotovoltaica, che non produce emissioni e particolati di nessun tipo, è stato strategicamente fondamentale per la pianura padana, una delle aree più inquinate d’Italia, dove la qualità dell’aria è spesso compromessa. La diffusione del fotovoltaico ha quindi determinato un impatto positivo sulla salute pubblica dell’area, riducendo l’incidenza di problematiche come malattie respiratorie, cardiovascolari e altre legate all’inquinamento atmosferico.

Grazie agli indubbi vantaggi determinati dalla produzione di energia a costi competitivi, l’industria del fotovoltaico ha contribuito a stimolare la crescita economica locale, attirando investimenti e interscambio di competenze e know–how da parte di aziende nazionali e internazionali. L’economia regionale ne ha tratto enormi vantaggi, soprattutto in termini di internazionalizzazione.

L’adozione diffusa del fotovoltaico ha avuto un impatto significativo anche dal punto di vista sociale. E’ stata infatti un volano importante per la promozione di una coscienza ecologica diffusa, che ha determinato a sua volta l’adozione di stili di vita più sostenibili. Molte istituzioni educative hanno integrato il fotovoltaico come argomento da trattare nei loro programmi didattici, sensibilizzando le nuove generazioni sull’importanza delle energie rinnovabili. Questo ha contribuito a creare una cultura della sostenibilità, dove la protezione dell’ambiente è vista come una priorità.

Questa tecnologia ha inoltre migliorato la qualità della vita nelle comunità locali. Gli impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici (vedasi scuole e ospedali) hanno ridotto i costi operativi, permettendo di destinare più risorse ai servizi essenziali. Ne hanno beneficiato in particolare le comunità rurali, che hanno potuto accedere ad una fonte di energia affidabile. Un aspetto non secondario, se pensiamo che spesso in queste zone le infrastrutture energetiche sono limitate.

Di benefici innegabili ha usufruito anche il settore R&D pubblico e privato. Università e centri di ricerca hanno collaborato con aziende del settore per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni per l’energia rinnovabile. Questo ha portato alla creazione di moduli sempre più efficienti e duraturi, nonché di sistemi di accumulo che permettono di sfruttare al meglio l’energia prodotta. Di riflesso, ne ha tratto beneficio anche la formazione di nuove generazioni di ingegneri e tecnici, sempre più specializzati.

La regione ha fissato obiettivi decisamente ambiziosi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e aumentare la quota di energia rinnovabile nel suo mix energetico. Gli impianti fotovoltaici sono una componente fondamentale di questa strategia. Il Veneto si è infatti proposto di aumentare la quota energetica riservata al solare fino a 5000 MW entro il 2030 (oggi siamo a circa 3200 MW). Ciò contribuirà a creare un sistema energetico più sostenibile e resiliente, sia dal punto di vista ambientale che da quello degli equilibri economici. Indicatori sempre più sotto i riflettori, alla luce delle crisi economiche ricorrenti.

 

Sfide e Prospettive: Il futuro degli impianti fotovoltaici in Veneto

Nonostante progressi significativi nel tempo, il settore fotovoltaico in Veneto ha ancora diverse sfide da affrontare. Tra queste, la necessità di migliorare l’integrazione dei sistemi di accumulo con l’obbiettivo di sfruttare al meglio l’energia prodotta dai moduli fotovoltaici. Il focus ad oggi è aumentare l’efficienza e la durata degli impianti, motivo per cui la ricerca dovrà continuare a spingere in questo senso.

Guardando al futuro, il Veneto ha l’opportunità di diventare un territorio di riferimento in Italia, per quanto riguarda il settore delle energie rinnovabili. Con il supporto delle istituzioni e la collaborazione tra pubblico e privato, la regione può continuare a crescere e innovare. In questo processo l’assistenza di imprese come Tonello Energie è fondamentale. insieme infatti possiamo contribuire a sviluppare l’infrastruttura energetica di domani, contribuendo ad un obbiettivo comune; generare #energiaallaportataditutti

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