Fonti energetiche, transizione ecologica, energia fotovoltaica e produzione biogas. Una serie di argomenti decisamente di interesse, soprattutto in un periodo caratterizzato dalle tematiche ESG nel dibattito pubblico.

Una serie di temi degni di attenzione non soltanto da parte degli attori del settore, curiosi di apprendere le ultime novità, ma soprattutto per tutti coloro che stanno decidendo ogni giorno di dare una svolta al loro business. Tuttavia ancora troppo poche sono le imprese che tendono a una riorganizzazione del loro business in senso rinnovabile. Noi di Tonello Energie oggi cercheremo di far capire a tutti coloro che ancora esitano, perchè il biometano è una grande opportunità. Lo faremo partendo letteralmente dalle “dalle fonti”.

PRODUZIONE BIOGAS: ENERGIA E ADATTABILITÀ

Nel nostro settore si fa sempre un gran parlare delle fonti di produzione del biogas. Queste sono un enorme contenitore, che ingloba al suo interno una serie di materie di scarto provenienti dagli ambiti più vari.

Abbiamo parlato molte volte della F.O.R.S.U (Frazione Organica del Rifiuto Solido urbano), tuttavia è importante sottolineare come questa non sia l’unica opzione percorribile per la generazione di biogas e biometano. Il ruolo ricoperto dal settore della produzione del biogas da parte del settore agricolo, è da sempre strategico. Questo soprattutto per un paese come il nostro, dove le superfici coltivabili e adattabili all’allevamento sono sì abbondanti ma caratterizzate da una geografia complessa. La poca disponibilità di suolo di per sé non è un male, in quanto costringe a valutare sempre nuove modalità, che permettano di far coesistere una produzione di biogas strategica e fondamentale, con le buone pratiche legate alla conservazione dell’ambiente. 

Il settore agricolo tuttavia è un comparto che prospera anche grazie a un certo consumo di energia, e non possiamo far finta che questo non determini un costo da sostenere. Tuttavia ad oggi esistono diverse soluzioni che ci permettono di abbattere queste spese. Dalle coltivazioni idroponiche, al cosiddetto “vertical farming” le possibilità per abbattere spese energetiche e consumi idrici, sono infinite. Una però svetta su tutte le altre; in quanto fornisce diversi vantaggi cominciando da dove il ciclo finisce. Parliamo della digestione anaerobica e della produzione di biogas da sottoprodotti agricoli.

SOTTOPRODOTTI AGRICOLI PER PRODUZIONE DI BIOGAS

Il biogas derivante dalla digestione anaerobica di sottoprodotti agricoli, è una soluzione fra le più indicate per le imprese che vogliono investire in questo combustibile rivoluzionario. Questa tipologia di biogas in particolare, rappresenta quella che meglio si adatta allo sfruttamento energetico. Un adattamento dovuto ad una serie di fattori, fra i quali ne spicca uno in particolare: l’alta qualità del combustibile prodotto. Generalmente, infatti, il biogas derivante da questi scarti, presenta una percentuale di metano più alta rispetto alle altre. Né il combustibile ottenuto da FORSU, né quello derivante dalla digestione di reflui e fanghi di depurazione, presentano una percentuale così alta di CH4 nella loro composizione chimica. Parliamo nello specifico, di un contenuto di metano percentuale medio pari a circa il 55 – 65% del totale.

Un ulteriore aspetto che vale la pena sottolineare, è il contenuto molto basso di impurità quali H2S (idrogeno solforato) e NH3 (ammoniaca). Il trattamento di queste sostanze, rappresenta sempre una sfida per tutti gli attori coinvolti all’interno del processo. Le metodologie per rimuoverle sono diverse, comprendono trattamenti sia chimici che fisici, e ne abbiamo parlato varie volte all’interno dei nostri approfondimenti. In questo momento, quello che ci preme sottolineare, è un fattore chiave. Il grande potenziale a livello sia energetico che di sviluppo degli impianti, rappresentato dal biogas agricolo.

F.O.R.S.U E ACQUE REFLUE: LE ALTRE FONTI DI PRODUZIONE BIOGAS 

il biogas agricolo è un combustibile RIVOLUZIONARIO. Tuttavia, non rappresenta l’unica alternativa a disposizione di chi sta cercando di rendere più sostenibile il proprio business. Abbiamo una grande responsabilità come imprese attive all’interno del grande processo che definiamo “transizione energetica“. Una responsabilità che ci impone di mettere a disposizione dei nostri clienti più soluzioni possibili, non solo per quanto riguarda la costruzione di sistemi per la produzione di energia pulita, ma anche per quanto riguarda le fonti che li alimentano.

Pensate al biogas: abbiamo parlato nel paragrafo precedente di quello prodotto a partire da sottoprodotti agricoli. tuttavia questa tipologia di scarto non è l’unica di cui disponiamo per generare #energiaallaportataditutti.  in questo paragrafo approfondiremo le caratteristiche del biogas originato da FORSU e di quello prodotto a partire dalla digestione anaerobica di acque reflue.

Per quanto riguarda la ormai celebre Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano, abbiamo alcune indicazioni che ci confermano come questa sia un’ottima matrice di partenza, con una capacità più o meno costante di produzione di biogas, che risulta di buona qualità. Il contenuto di biometano al suo interno infatti, si attesta solitamente fra il 50 e il 60%. La composizione normalmente stabile di questa matrice, rende inoltre, piuttosto omogenee anche le caratteristiche del biogas prodotto.

UNA OPPORTUNITÀ DA COGLIERE IN MANIERA RESPONSABILE

 Alla fine di questo articolo, crediamo sia giusto affrontare un tema chiave: quello della responsabilità collettiva.

La qualità del materiale di scarto in entrata al sistema (specialmente la F.O.R.SU), infatti, dipende dall’attuazione di comportamenti corretti da parte di tutti. Le analisi dei nostri esperti e consulenti sono mirate non solo a determinare il potenziale metanigeno di una particolare “ricetta”, ma a volte scovano anche materiali che all’interno del digestore non dovrebbero proprio esserci. 

Elementi come le microplastiche si ritrovano anche all’interno dei digestori. Il tema, a cui viene dato ampio risalto anche nella cronaca giornaliera, si lega indissolubilmente a quello della responsabilità di ognuno di noi, nella gestione dei rifiuti. Tanto più alta è infatti la qualità del prodotto in entrata, tanto più sarà alta la qualità di biogas, biometano e digestato in uscita.

È un tema che non solo parla di responsabilità, ma che chiede a ognuno di noi di essere più attento e vigile durante lo svolgimento delle attività, e nei piccoli gesti di tutti i giorni. È proprio in questi momenti che inizia il percorso che ci permette, soprattutto grazie a tutti voi, di generare #energiaallaportataditutti