Biomasse: Cosa Sono? Quali sono i Vantaggi per l’Ambiente?

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Cosa sono le biomasse?

Ogni animale o pianta possiede una determinata quantità di energia al suo interno, solitamente sotto forma di carboidrati (amidi, zuccheri e cellulosa). L’insieme dei resti e del prodotto di scarto che questi esseri viventi lasciano nell’ambiente viene definito materia organica e consente di generare energia  termica o elettrica. Le biomasse vengono incluse nell’insieme delle energie rinnovabili, in quanto contengono energia proveniente dal sole. La biomassa è proprio la materia organica generata da piante e animali. Attraverso il processo della fotosintesi, la clorofilla presente nelle piante assorbe l’energia del sole convertendo in carboidrati l’anidride carbonica presente nell’aria e l’acqua presente nel terreno. Gli animali, cibandosi di piante, assorbono anch’essi queste sostanze nutritive. Quando le piante o gli animali vengono bruciati rilasciano anidride carbonica e acqua, ovvero la stessa energia catturata in precedenza. Questo ciclo rende rinnovabile l’ energia delle biomasse. Finché verrà prodotta potrà esistere. Inoltre, l’uomo, cibandosi di frutta e verdura, produce rifiuto organico che, a sua volta, potrà essere impiegato per la produzione di questa particolare energia. Tra le biomasse si possono includere le piante, i residui organici e i trucioli di legno. Grazie alla presenza di energia chimica al loro interno può essere prodotto il calore, sia per il riscaldamento, sia per un suo riutilizzo nella produzione di energia elettrica. Questa fonte energetica rinnovabile genera svariati benefici: per esempio, riduce la quantità di rifiuti e diminuisce il numero delle discariche. In seguito all’innalzamento dei costi delle risorse energetiche, sempre più persone cercano di sfruttare le rinnovabili, abbandonando i combustibili fossili.
Si prevede che la produzione di energia pulita possa continuare per molti anni, in quanto la fornitura di rifiuti  è costante.

Le biomasse contribuiscono al surriscaldamento globale? No, in realtà avviene esattamente l’opposto. Le piante assorbono l’anidride carbonica presente nell’aria, rilasciando ossigeno. Quando muoiono, rilasciano altra CO2 che, a sua volta, verrà riassorbita da altri vegetali. Grazie a questo ciclo, quindi, non vi sono pericoli per la salute del nostro pianeta. I problemi possono verificarsi se non vengono ripiantati nuovi alberi, continuando a disboscare.

 

Come vengono convertite in energia?

L’ energia delle biomasse è una fonte di elettricità a emissioni zero ed è prodotta da rifiuti organici rinnovabili, che potrebbero essere bruciati apertamente, riposti nelle discariche o semplicemente lasciati nella foresta. Il processo di conversione in energia avviene secondo le seguenti modalità:

  1. L’energia del sole è trasferita e immagazzinata nelle piante sotto forma di energia chimica. Quando queste muoiono o vengono tagliate, i trucioli e gli altri residui sono trasportati in un impianto a biogas.
  2. Quando le biomasse vengono bruciate rilasciano calore. (Se si è in possesso di una stufa o di un caminetto, si sta già producendo energia termica grazie ai residui della materia organica, in quanto il legno rappresenta un combustibile ecologico).
  3. L’impianto a biogas brucia il legno e gli altri residui organici per produrre vapore.
  4. Il vapore viene incanalato in tubature che lo condurranno attraverso delle turbine.
  5. Il vapore fa funzionare le turbine che, a loro volta, produrranno elettricità o calore da utilizzare in impianti domestici o industriali.

In molti paesi gli impianti a biogas sono costruiti nelle campagne per portare calore ed energia elettrica alla popolazione locale. Esistono impianti di termovalorizzazione che bruciano i rifiuti per produrre elettricità e alimentare milioni di case. L’energia può anche essere utilizzata bruciando il legno di scarto o i trucioli lasciati dopo il taglio degli alberi.

 

I loro vantaggi

Le biomasse sono una fonte di energia innovativa. Per molti anni, il legno è stato utilizzato per sistemi di riscaldamento tradizionali, come le stufe e i caminetti. I recenti sviluppi nel settore delle rinnovabili hanno sospinto l’utilizzo della biomassa in sostituzione a quello dei classici combustibili fossili. Oggi, questi combustibili rinnovabili sono prodotti in gran quantità e,per esempio, sono utilizzati per alimentare i motori degli aerei. Ecco i vantaggi principali.

  • Sono una fonte energetica pulita

In quanto energie rinnovabili, si può beneficiare di incentivi qualora si scelga di costruire impianti per il loro sfruttamento. Sebbene producano anidride carbonica, questa può essere riassorbita nuovamente. Il contrario accade con i combustibili fossili, in cui il ciclo analizzato in precedenza si interrompe una volta che l’anidride carbonica viene rilasciata nell’atmosfera in seguito alla loro combustione e non viene più immagazzinata.

  • Minimizzano il riempimento delle discariche

Un altro grande beneficio delle biomasse è la possibilità di convertire rifiuto nocivo in energia, evitando che tonnellate di rifiuti potenzialmente riutilizzabili vengano lasciati in discariche.  

  • Le loro emissioni non sono nocive

L’anidride carbonica da loro rilasciata è completamente innocua. Molte aziende riscontrano molte difficoltà nel controllare le emissioni di CO2. Questo diventa un trend pericoloso: la produzione di gas serra impatta negativamente sullo strato di ozono presente nell’atmosfera e causa il surriscaldamento globale. L’ energia delle biomasse, invece, è totalmente naturale e non produce effetti collaterali (a patto che venga rispettato il ciclo naturale, consentendo a nuove piante di crescere e di svilupparsi).

  • Sono presenti in gran quantità

Essendo prodotti emanati da esseri viventi il cui ciclo vitale è completo, le biomasse non si esauriranno finché sarà permesso a questi esseri di portare a compimento il ciclo stesso.  

  • Diminuiscono la dipendenza dai combustibili fossili

I combustibili fossili sono una fonte di energia non rinnovabile e vengono prodotti in molti anni. Sono tuttora la fonte energetica primaria,  impiegata per esempio per alimentare i veicoli. Sebbene i combustibili fossili generino più potenza, emettono fumi pericolosi per l’ambiente e sono la causa principale dell’inquinamento. L’ energia delle biomasse, quindi, può diventare una valida alternativa per ridurre questi effetti negativi. 

  • Sono versatili

Diversi tipi di biomassa possono essere impiegati per sviluppare prodotti differenti. L’etanolo, per esempio, viene utilizzato per la produzione di biodiesel ed è generato da diversi residui, tra cui quelli del mais. L’abbondanza di esseri viventi sul pianeta apre infinite possibilità di utilizzo della biomassa.   

Sebbene i vantaggi delle biomasse siano molteplici, persistono anche alcuni svantaggi. Per esempio, hanno minore efficacia se comparate ai combustibili fossili e la loro combustione richiede spazio. Il loro utilizzo può condurre anche a degrado ambientale. Se lo sfruttamento non viene controllato, si possono provocare dei cambiamenti significativi nella topografia di una determinata area geografica, interferendo con le abitudini naturali di piante e animali che sono lì presenti. Infine, l’odore prodotto dalla loro lavorazione non risulta nocivo, ma può essere particolarmente fastidioso e, a volte, attirare animali indesiderati.

L’ energia delle biomasse può essere una valida alternativa, soprattutto per aziende agricole e per gli enti pubblici che producono molto rifiuto organico. Affidarsi a questa fonte energetica rinnovabile potrebbe consentire loro di ridurre la problematica dello smaltimento dei rifiuti e, allo stesso tempo, di produrre energia elettrica e termica per coprire il fabbisogno.

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