Qui in Tonello Energie ci interroghiamo sempre su nuovi modi per mettere a disposizione #energiaallaportataditutti.

Come azienda attiva nel settore delle fonti rinnovabili poi, siamo direttamente toccati da diversi temi collaterali a questo tipo di attività. Uno di questi è l’agricoltura biologica

 

UN MONDO IN EVOLUZIONE

Nel 2024 parlare di agricoltura biologica è estremamente complicato.

I risvolti portati dalla transizione ecologica, le risorse iniettate nel sistema economico a questo scopo, e i provvedimenti normativi a supporto, hanno portato a considerare questo settore, sempre più

strategico.

Tuttavia ragionare in maniera oggettiva, chiara e senza pregiudizi sul tema non è sempre semplice; soprattutto per chi si occupa di temi legati alla sostenibilità energetica e ambientale.

Sul web si trova molto spesso un mare di contenuti tendenziosi, falsi e che nel migliore dei casi non fanno altro che confondere le acque.

Biologico, biodinamico, ecosostenibile… Il vocabolario di questo mondo è davvero vasto, e la geografia che identifica questi spazi, ancora di più.

E’ nostro compito quindi cercare di fare chiarezza, almeno per quanto riguarda il nostro ambito di riferimento, parlando dei benefici che gli impianti fotovoltaici e per la generazione di biogas e bio-metano,

possono portare allo sviluppo di questo tipo di agricoltura.

 

ENERGIA SOLARE E AGRICOLTURA BIOLOGICA

Se ragioniamo di ambito fotovoltaico, sono ormai molteplici gli studi che identificano negli impianti a terra, una possibilità di diffusione della cosiddetta biodiversità.

Il microclima che si sviluppa al di sotto dei pannelli solari infatti, permette lo sviluppo di varie tipologie di coltivazione. Inoltre le strutture permettono di proteggere dalla radiazione diretta e

dalle alte temperature le colture, promuovendone lo sviluppo al riparo da stress termici e dalla maggior parte degli eventi atmosferici estremi, determinati dal cambiamento climatico e a cui siamo ormai

tristemente abituati. E’ sempre questo beneficio legato alle temperature, a portare il ritorno e la proliferazione di diversi tipi di insetti, fra i quali gli impollinatori, e gli

antagonisti dei parassiti responsabili dei danni a frutta e verdura. Questi forniscono un aiuto non indifferente agli agricoltori, permettendo loro di ridurre ( se non azzerare ) l’utilizzo di  fito-prodotti per

l’irrorazione delle colture. Questo è il più impattante fra gli aspetti “biologici” legati al settore “agrivoltaico“, un tema di cui abbiamo già per altro trattato qui

 

DIGESTIONE ANAEROBICA E AGRICOLTURA BIOLOGICA

Trattare l’argomento dell’agricoltura biologica, con un focus sui prodotti della digestione anerobica, è complicato. il terreno sotto i piedi rischia di diventare scivoloso, e i paletti legislativi di cui tenere conto

sono molteplici:

Per mantenere il suo carattere infatti, questo tipo di agricoltura deve servirsi di una tipologia ben specifica di prodotto. Il digestato; in una sua variante molto specifica, definita come “digestato agricolo“.

Questa può derivare solo dalla digestione anaerobica di materiale contenente sottoprodotti di origine animale, co-digestati con materiale di origine vegetale o animale, tutti concorrenti alla produzione

di biogas“. Tali reflui inoltre non possono provenire dai cosiddetti “allevamenti industriali“, cioè quelli in cui sia presente almeno una delle due seguenti condizioni:

 

  • Gli animali sono tenuti in assenza di luce naturale o in condizioni di illuminazione controllata artificialmente per tutta la durata del loro ciclo di allevamento

 

  • Gli animali sono permanentemente legati o stabulati su pavimentazione esclusivamente grigliata o, in ogni caso, durante tutta la durata del loro ciclo di allevamento non dispongono di una zona di riposo dotata di lettiera vegetale.

 

Per il digestato prodotto da allevamenti che rispettano i dettami dell’agricoltura biologica, è necessaria una dichiarazione del fornitore.

Un documento che attesti che il suo prodotto non deriva da allevamenti aventi le caratteristiche sopra citate. I controlli sono stringenti e le multe salate.

LA GEOGRAFIA DELLA SOSTENIBILITA’

Grazie a tutte queste informazioni, possiamo tracciare una sorta di geografia della sostenibilità .Una mappa che ci permette di capire davvero quanto potenziale sia già stato messo in campo, e quanto

ancoraci sia da fare.

Come azienda attiva nel campo delle energie rinnovabili, sostenere il settore primario è una nostra priorità. Una missione che possiamo compiere insieme, ma che necessita della collaborazione di tutti gli

attori del comparto, unita ad una giusta e ragionevole applicazione delle normative.

Solo così riusciremo a trovare alternative credibili ai modelli di consumo energetico vigenti. Solo così riusciremo a raggiungere l’obbiettivo di produrre #energiaallaportataditutti